Approfondimenti

E' negli anni Ottanta che prendiamo contatto con la razza sotto il profilo cinotecnico e, perché no, competitivo, partendo dal concetto che le esposizioni di bellezza non sono fiere della vanità, ma veri e propri appuntamenti zootecnici di grande importanza dove si attinge continuamente e si impara a operare e selezionare sempre meglio. Con grande soddisfazione e una punta di orgoglio possiamo dire di aver partecipato a centinaia di concorsi tanto da averne perso il conto, tantissima l'esperienza accumulata in tutti questi anni. In questa sezione del sito sono contenute solo alcune delle migliaia di foto scattate in contesti espositivi, dagli inizi, quando ancora non si poteva contare sugli apparecchi fotografici digitali si sono accumulate tantissime fotografie cartacee, ai tempi più recenti, con l'avvento di tecnologie che ci permettono di gestire assai più facilmente il materiale più nuovo a cui diamo in parte già spazio. Può darsi, con il tempo, che ci si decida di mettersi all'opera sul cartaceo per rendere accessibili testimonianze relative alla razza e di persone veramente appassionate e sagge che hanno caratterizzato il mondo del cavalier kcs in Italia in questi ultimi decenni.
Comte d'Eau Comte d'Eau Comte d'Eau
Cos'è un campione di Bellezza?

Molti cinofili certo non hanno bisogno di leggere questi brani , ma spesso i neofiti si perdono nella giungla di titoli e campionati. Diventa campione quel soggetto che, regolarmente iscritto alle manifestazioni riconosciute, totalizza quei risultati che la nazione o la situazione richiede attraverso il suo regolamento. Uno dei campionati più ardui da conseguire è quello Italiano, che richiede ben sei cartellini di certificazione di attitudine al campionato italiano di bellezza (CAC), i certificati devono essere rilasciati da almeno 5 giudici diversi. È certamente motivo di orgoglio dell'allevatore quando un proprio soggetto ottiene il titolo nel giro di un anno, in certi casi anche le riserve di CAC possono essere utili nel richiedere l'omologazione del titolo.
Molto ambito è pure il campionato di Francia dove i CAC richiesti sono 4, ma due di essi devono essere conseguiti nell'ambito della National d'elevage o al campionato di Francia dove, almeno per quanto riguarda il cavalier, la concorrenza è davvero alta, con punte anche di 500 iscritti. Più facili da conseguire sono certi titoli esteri che richiedono per l'omologa solo due CAC, o il campionato conseguito in quei paesi dove i CAC vengono assegnati in tutte le classi.
Ci sono titoli poi che si possono conseguire con più facilità, in quanto assegnati in Paesi dove la concorrenza per la razza è ancora debole e la qualità sui ring non è per ora di grande livello. Altri titoli sono altisonanti come quello di Campione Europeo e Mondiale, titoli che si ottengono in una sola competizione. Sì, ma che competizione!

La nostra Fideliangorongoro ha conseguito per ben due anni consecutivi il titolo di Campionessa Mondiale e nell'edizione che si è tenuta ad Oporto, in Portogallo, ha ottenuto anche il BOB (Migliore di razza)! È stato un risultato che ci ha regalato una grandissima soddisfazione anche per l'alto numero di iscritti, risultato che si è ripetuto con altri soggetti del nostro allevamento, ad esempio il KCS Cironatoniro dei Comte d'Eau ed Eugeniogranperegaffè dei Comte d'Eau.

Titoli di grande prestigio sono quelli di campione riproduttore, perché si conseguono non per la qualità del soggetto, ma sulla base della qualità dei figli! Molto prestigioso è il Titolo di Campione Sociale, in particolare per il nostro Paese, perché il club che tutela la razza attribuisce il titolo solo a soggetti che non presentano patologie articolari della rotula e in base ad un conteggio di punti che si ottengono nell'ambito di tutto un anno espositivo.
Il campionato internazionale invece richiede 4 successi(Certificato Attitudine Campionato Internazionale di Bellezza-CACIB) in tre paesi diversi, con un anno e un giorno di tempo tra il primo risultato e l'ultimo, siamo molto orgogliosi di aver visto omologare i nostri campioni internazionali il più delle volte con risultati ottenuti in nazioni con alto tasso di iscritti.

Altri onori nella carriera espositiva sono i risultati al "ring d'onore". Inizialmente viene messo in palio il titolo di BOG (Migliore di gruppo) in cui si classificano tre soggetti nei rispettivi raggruppamenti, ossia tra le razze appartenenti allo stesso gruppo (per la razza che vi ha avvicinato a leggere questo sito, il raggruppamento è il nove, quello dei cani da compagnia); arrivare nei primi tre è già un gran bel risultato! Il vincitore del proprio raggruppamento si rincontra in un battage finale con gli altri 9 vincitori dei propri gruppi: 10 soggetti di 10 razze in lizza per salire sui gradini del podio del Best in Show. Conseguire il BIS è davvero il massimo cui si può aspirare, ma ottenere la riserva di best in show o il terzo piazzamento è comunque un risultato di alto prestigio.
La razza cavalier king charles spaniel raggiunge molto raramente questi risultati, forse per la sua semplice livrea, spesso battuto da simpatici cagnolini con mantelli più appariscenti, anche se in fase di giudizio il mantello non basta, si valuta il movimento che rispecchia la corretta costruzione di un animale, l'atteggiamento, la presentazione, senza dimenticare che la competizione è altissima.

Di gran rilievo sono i gruppi di allevamento e vincerne uno è una grande conferma all'allevamento; la regola prevede che si presenti un gruppo composto da maschi e femmine tutte con lo stesso affisso o comunque allevati dalla stessa persona. Un gruppo di allevamento vincente, dal momento che in questo caso viene valutata l'omogeneità dei soggetti, è importantissimo per un allevamento serio e professionale, significa che quell'allevamento ha prodotto una tipologia di animali che non solo è conforme alla standard ma che è anche perfettamente riconoscibile in mezzo alle altre. Il gruppo di allevamento è forse più difficile da preparare e presentare rispetto a un best in show, in cui l'attenzione si concentra su un solo soggetto, nel caso del gruppo di allevamento invece si tratta di intrattenere per tutto un giorno espositivo un gruppo di cani e di riuscire a condurli pimpanti al ring d'onore che il più delle volte è in programma nel tardo pomeriggio.
Presentare un bel gruppo di allevamento vincente è una questione di alchimia: si deve avere l'abilità di esporre un gruppo di cani che muovono i loro passi all'unisono, con le code scodinzolanti , omogenei anche nel colore e, parlando cavalier blenheim e tricolori, occorre pure che le macchie e le maschere si richiamino l'un l'altra. Per preparare un gruppo d' allevamento competitivo, occorrono anni di lavoro, ricordo un boato di applausi quando, sotto i giudizi del compianto giudice Raffaello Mariotti, all'esposizione di Milano un nostro gruppo di allevamento composto da ben 11 soggetti si piazzò al primo posto. Più facile, ma con pari necessità, è il raggruppamento delle coppie, un maschio una femmina, che devono essere molto simili e che, pur mantenendo un necessario dimorfismo sessuale, si presentino in perfetta simbiosi.
In tutti questi anni di allevamento coppie e gruppi Comte d'Eau, raramente se presentati non si sono classificati tra i primi tre! Ultimamente i gruppi di allevamento sono stati presentati con meno assiduità, gli anni passano e l'impegno è gravoso anche fisicamente, ma saltuariamente ci cimentiamo e riusciamo sempre a piazzarci!
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